venerdì 13 agosto 2010

Quinta tappa: Calais

La giornata di ieri è stata a dir poco allucinante..i chilometri che dividono Bruxelles da Calais non sono moltissimi, circa 220, ma come sempre è tutto un'avventura..lasciamo il campeggio da profughi nel quale alloggiavamo e subito ci fermiamo a chiedere informazioni..entriamo in un locale super chic dove la sera prima eravamo entrati completamente fradici e il tipo per vergogna ci è venuto in contro fuori dal locale per darci indicazioni..però era simpatico e se la rideva di brutto, quindi siamo tornati da Jesus, parlava come quello del Grande Lebowski..stranamente imbocchiamo subito la strada giusta, la Rue Nationale n°8..maciniamo un pò di km senza fare incontri allucinanti, ma sul più bello taac..eravamo fermi a guardare la cartina ad un semaforo quando si avvicina un furgone con su un personaggio di quelli..catena d'oro al collo, canotta bianca..oh ma è italiano..parla..oh ma è siciliano..e cerca di venderci la sua Vespa Primavera 150 a 3500 Eurelli (unico modello al mondo fatto su misura per lui)..presi bene lo salutiamo e diciamo: "povero Pino Belgio"..andiamo avanti e i paesi che incontriamo sembrano abbandonati, vuoti, senza persone e tantissime case sono in vendita..ci prendiamo male soprattutto quando ci perdiamo in un cazzo di paesello che non è nemmeno sulla cartina..troviamo una pattuglia di sbirri e chiediamo informazioni..loro vedono le Vespe e si prendono bene..ci scortano fino alla strada giusta e ci salutano incoraggiandoci..siamo quasi al confine con la Francia quando ci perdiamo di nuovo..cerchiamo informazioni, ma nessuno si ferma, tranne un contadinotto su un X5..bah..cerchiamo di decifrare quello che ci ha detto "tout droite" e infatti ci perdiamo ancora..andiamo alla cazzo per un pò di km ed eccola..la vecchia frontiera..scambiamo due chiacchiere con il casellante e via..il cielo è nero..non facciamo in tempo a mettere le tute da moto che si scatena l'inferno..mezz'ora di diluvio universale..ci fermiamo in un benzinaio e chiediamo ancora informazioni..questa volta troviamo Archimede che decide di scriverci le informazioni a matita su un pezzo di carta..utili di brutto..durano 3 km e poi puff..ancora intuito..ma il profumo del mare del Nord è vicino..attira le nostre Vespe..tra campi e strade a curve siamo a Calais..piantiamo la tenda dove ci viene a salutare un coniglio e andiamo al mare..il cielo è strepitoso, la luce assurda, irreale..da una parte il tramonto,dall'altra la tempesta..i profumi sono incredibili..partono pensieri a fionda che aspettavi da tanto che partissero..silenzi, rumore delle onde e capisci che solo lì poteva succedere tutto quello, solo lì e in quel modo..due amici, due storie diverse..le stesse esigenze non dette e mai spiegate, ma capite..due etti e mezzo di finta carbonara a testa, con un finto parmigiano e un'acqua naturale asciutta..le palpebre calano pronti per l'INGHILTERRA..colonna sonora di oggi: Hey you dei Pink Floyd

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